Rinforzare la parete su cui è applicata la porta blindata:

 

Quando si sostituisce una porta classica con una blindata, in un condominio moderno, ci si deve inevitabilmente confrontare con l’esilità della parete di sostegno, quasi sempre rappresentata da laterizio forato dello spessore, intonaco compreso, di 10-12 centimetri.

In tali casi è altamente consigliabile, magari in vista di una ristrutturazione dell’appartamento, effettuare un lavoro di irrobustimento della parete affinché quest’ultima formi, quando la porta è chiusa e con le mandate, un tutt’uno rigido in grado di distribuire uniformemente la pressione eventualmente applicata alla porta da un malintenzionato, fermamente deciso a sfondarla o abbatterla tramite adeguati mezzi da scasso.

Le pareti di laterizio forato, del tipo comunemente usato in quasi tutta l’edilizia abitativa moderna per le tamponature interne e perimetrali, riguardo alla sicurezza passiva non offrono adeguati coefficienti di resistenza all’impatto dinamico violento essendo, tra l’altro, costituite da elementi che, in un edificio a telaio, non sono caricati verticalmente e sono debolmente legati alla struttura portante in cemento armato.

Stante quindi il fatto che il punto di giunzione tra il telaio della porta blindata e la parete, rappresenta il punto più fragile, su cui si scarica la forza dinamica di un impatto violento, si può migliorare notevolmente tale situazione togliendo completamente l’intonaco all’interno dell’appartamento (ho appunto detto: in occasione di una ristrutturazione!) per una fascia di almeno un metro tutt’intorno all’apertura della porta e facendo applicare della comune rete elettrosaldata del tipo per ferro-cemento, realizzata con tondino da 6 mm. e con riquadri di 15 x15 cm. su cui fissare il controtelaio d’acciaio della porta mediante zanche saldate.

Anche la rete andrà collegata alla muratura preesistente con adeguate unioni integrate da barre passanti.

Su questa base si potrà poi applicare il nuovo intonaco in cemento o in malte epossidiche caricate con inerti minerali, per uno spessore di 4-6 cm.

La resistenza all’impatto che una siffatta parete raggiungerà, sarà decisamente più adeguata che non prima dell’intervento murario.

Se poi, in vista di una prossima ripulitura delle pareti delle scale condominiali, potrete effettuare l’intervento di cui sopra anche sulla parete esterna del vostro appartamento, collegando frequentemente fra loro le due reti elettrosaldate, la solidità ottenuta sarà ancora maggiore.

I risultati raggiunti compenseranno l’impegno economico e i disagi che questo tipo di opere murarie comportano, facendo in modo che la resistenza della porta blindata non superi quella della parete su cui è installata, spingendo così il ladro a sfondare quest’ultima.